UNITA’ FONDAMENTALE DELLA MATERIA

In primo piano

Premesso ciò e ritornando ai computer, se possiamo fare un paragone la fisica attuale  elabora i dati su una superficie espressa in pixel, invece la fisica del futuro vuole una elaborazione di tipo tridimensionale. O meglio quadridimensionale ( senza il tempo). Abbiamo già detto che il tempo come entità fisica non esiste e lo spazio ha quattro dimensioni. Continua leggere

6,853 visualizzazioni totali, 1 visualizzazioni oggi

PREMESSA

In primo piano

La stesura di questa teoria è stata descritta servendosi della logica geometrica anziché di quella matematica. Un po’ come si fa in chimica prima l’analisi qualitativa e poi quella quantitativa. E’ difficile provare la sua validità, la sperimentazione a livelli di scala così bassi è un’impresa assurda, non esistono macchine capaci di misurare la materia allo stato  puro, prima cioè che diventasse fotone.

La teoria tuttavia segue la logica della geometria anziché quella matematica. Un po’ come si fa nel laboratorio di chimica quando,  nel cercare il nome dell’elemento si adoperano diversi reattivi ad intuito o a probabilità. La linea geometrica permette di ottenere figure, visibili composizioni tridimensionali variegate, fino a costruire probabili particelle tipo, come fotoni, neutrini. Particelle fondamentali,  per la costruzione di elettroni quark protoni e neutroni. Bisogna tener presente che il fotone (se avesse veramente massa), sarebbe l’unità di misura della materia ma la sua onda  di luce è centinaia di migliaia di volte più grande di un atomo. E’ un paradosso che non spiega l’ambivalenza materia-onda. La materia fotonica deve avere una valenza vibrazionale di tipo espansiva, cioè appena si stacca dalla collocazione massiva si espande alla velocità della luce e s’ingrandisce al quadrato della luce guadagnando circa 25 zeri ma trasformandosi in onda secondo la formula di Heinstein E=mc2.

Purtroppo non si sa se un’onda elettromagnetica così generata possa ritornare ad essere in futuro ancora materia in una fase di big crounc.

Molti argomenti presi da diverse angolazioni  saranno ripetuti  perché a partire dalla materia pura del Big bang la massa passa in modo graduale a formare le stelle, le radiazioni, le particelle, i quark, i gluoni, gli elettroni, i protoni, i neutroni, gli atomi, infine tutti gli elementi chimici  e finalmente i Pianeti.

La vita avviene in modo casuale ma è scritta nella forma della materia che vibrando detta le regole del DNA.

La teoria che qui appresso si descrive in realtà sostiene la presenza di un fotone ambivalente a doppio dipolo uno magnetico ed uno elettrico nella forma poliedrica più discussa  del mondo: il poliedro triangolare a quattro facce, quello della geometria euclidea della scuola Pitagorica. In questa forma la scuola Pitagorica vedeva la sublimazione  di tutte le arti, il pilastro fondamentale per lo sviluppo di tutte le scienze, prima fra tutte la geometria. Tre lati per triangolo, quattro facce, sei lati. Una combinazione dei numeri   3 – 4 – 6 che si ritrovano nel campo della scienza in modo incisivo, basta pensare ai tre colori che danno insieme ai relativi sei colori fondamentali. Il cubo con sei facce e 12 lati, la musica con sei note fondamentali e sei semitoni, i suoi accordi con un minimo di tre note, la sfasatura armonica tre + quattro per ottenere sette note.  Sistema questo che ha permesso l’elaborazioni degli accordi altrimenti impossibili in un sistema simmetrico (tipo i tasti del pianoforte. Con la somma 1+2+3+4 si ottiene il 10.

Ma torniamo al nostro doppio dipolo eccolo:

PREMESSA

Questa forma ha  stabilità di forma sia nello spazio che nelle costruzioni geodetiche. La potenzialità di assemblarsi con tanti  pezzi uguali e formare   un icosaedro, formando così una prima bozza di  sfera. Questa forma inoltre è la prima forma geometrica ad occupare lo spazio e a dare la possibilità alla mente di concepire il concetto di massa.

 

E’ proprio per questo che la massa  si differenzia dallo spazio,  l’una disordinata nel suo principio geometrico, e l’altra (lo spazio) concettualmente ordinato con sei direzioni fondamentali. Se le linee di giunzione dei quattro punti del poliedro, cioè  i lati, avessero la caratteristica delle famose stringhe già teorizzate avremmo un poliedro elastico col potere di accumulare energia per la spinta propulsiva fotonica.  Un vago tentativo di sposare le due teorie. Una sola cosa le disaccorda: il tempo, perché la teoria delle stringhe sembra essere nata proprio per cavalcare il tempo in avanti e indietro.

Quando Heinstein descrisse la famosa curvatura dello sazio non intendeva inserire il tempo, ma qualcuno ha voluto teorizzare la meccanica quantistica ed allora tempo e spazio hanno creato ragionamenti filosofici. Beninteso non ce l’ho con la meccanica quantistica ma il tempo ha creato tanta confusione.

 

L’uomo ha una voglia spasmodica di ingannare il tempo, trovare scorciatoie temporali per viaggiare nello spazio e raggiungere le stelle.

Il fine che Dio ha dato all’uomo è quello di ammirare l’universo, conoscerlo ed anche esplorarlo  ma senza per questo sacrificare la sua vita in viaggi senza fine. Che senso ha inviare un’astronave ad esplorare la nostra galassia se poi non possiamo conoscere il risultato della missione?

Con questo voglio dire che l’uomo deve puntare sulla velocità iperluce e non deve perdere tempo col tempo a studiare il modo per ingannarlo, bisogna  trovare invece una scorciatoia spaziale. Einstein ha teorizzato la curvatura dello spazio per giustificare la stabilità dei pianeti. Il solo obiettivo che l’uomo deve avere è quello del superamento della velocità della luce. Il muro di trecentomila km al secondo che il fotone subisce è solo un inganno  matematico, evidentemente la formula vale solo per le onde elettromagnetiche che per risonanza impattano le onde quantiche frenando la loro corsa. La massa invece viaggia in modo lineare, contraendosi.  La formula con cui Einstein teorizza l’impossibilità di superare la velocità della luce può valere per il fotone elettromagnetico ma non per la sua massa o le particelle più grandi. E’ possibile che con l’aumentare della velocità la massa si contrae e se la stabilità molecolare degli oggetti o della futura navicella spaziale reggerà la compressione allora aumenterà anche la forza di coesione molecolare e se ancora si otterranno rimpicciolimenti spinti, non faranno più paura ne asteroidi ne comete ne pianeti perché saranno attraversati e perforati come burro. Se invece questo non sarà possibile allora il problema più grande semmai si superasse la velocità della luce è rappresentato dalla impossibilità di avvistare ostacoli nello spazio davanti alla astronave. L’iperspazio sarebbe troppo buio o troppo luminoso per essere osservato, comunque è roba da fiction una sorta di spazio parallelo senza materia.  Dunque gli scienziati dovrebbero capire che prima di parlare di velocità super luce bisogna trovare un modo più veloce di comunicare.

      Il campo gravitazionale per esempio sembra istantaneo come mezzo di comunicazione ma non si conosce il modo di modularlo e per usarlo. Bisogna costruire una  macchina a modulazione gravitazionale e ascoltare l’universo. Dopo, possiamo pensare a costruire macchine a velocità superluce  o macchine  per  comprimere la materia. Preferisco vaneggiare in questo senso che parlare di spazi temporali.

Nella fisica si cerca una teoria che unifichi le quattro forze dell’atomo e cioè:

A)  La forza  elettrica degli elettroni

B)  La forza debole delle particelle più piccole

C)  La forza forte dei protoni

D)  La forza gravitazionale.

Le prime tre sono state spiegate e collocate, non si riesce a collocare invece la forza  gravitazionale  perché essendo molto debole non si capisce la sua funzione di interazione all’interno dell’atomo.

            La prima cosa da fare è eliminare il concetto, che i quanti sono livelli energetici costruiti dagli stessi elettroni col ragionamento della meccanica quantistica e le funzioni matematiche di Richard Feynman.

La seconda è unificare il concetto che all’interno dell’atomo, di qualsiasi atomo vi è un campo elettrico e un campo magnetico mentre il campo gravitazionale è tipico di ogni particella di massa ed ha solo la caratteristica che è sommabile a tutte le particelle dell’atomo  e non è influenzabile dai campi elettrici e magnetici. Le onde di compressione universali trattengono la massa all’interno dei quanti (quelli chimici) costruendo l’atomo. Il nucleotone al centro esatto nell’anonimato più assoluto cede i pezzi di ricambio ai quark ai protoni ai neutroni. Cosi che fasci di energia di materia densa ristabilizzano gli elementi chimici. Forse il nucleotone è proprio il bosone di Higgs

*******************

La scienza degli ultimi secoli ha deviato per errore o per superficialità un concetto fondamentale della geometria tridimensionale. Secondo il modello della fisica scolastica,  per tridimensionalità si intende l’osservazione  spaziale di un campo con l’aiuto di tre rette passanti per un punto e posizionate ad angolo retto l’una dalle altre.

Questo perché lo studio della geometria degli assi cartesiani  e della trigonometria ha coinvolto la matematica, allontanando  dalla mente la realtà spaziale pura: i solidi geometrici.

Con questo non si rinnegano gli  studi matematici da essi derivati. Ma  la perdita del concetto fondamentale della dimensione o delle dimensioni. Se tre rette passanti per un punto formano tre dimensioni allora infinite rette formano infinite dimensioni. Invece il concetto dimensionale è legato all’occupazione dello spazio,  ci vogliono quattro punti per occupare uno spazio.

Questo vale anche per la massa o per la più piccola particella che io credo sia il fotone.

Il poliedro triangolare rappresenta la prima forma spaziale.

La sua forma rende l’idea della massa,  ovvero della materia che occupa uno spazio definito.   La tridimensionalità che oggi riempie i libri di scuola è la profondità di campo, cioè la necessità del disegnatore di ottenere un effetto di campo spaziale ed una visione da due punti di vista.  Si dice che una retta  ha una dimensione, una superficie  due dimensioni e un solido  tre dimensioni. In sintesi una retta per una dimensione, due rette per la seconda dimensione e tre rette per tre dimensioni.

Un concetto anche veritiero ma non spiega la struttura dimensionale perché tre rette che passano per un punto o partono da un punto hanno un’origine ben definita e vanno all’infinito non incontrandosi mai e non occupano mai una dimensione semmai sono solo una dimensione per volta e possono essere infinite.

******************

      Il concetto che vorrei trasmettere è che ogni dimensione occupa una parte dello spazio.   Una dimensione sola si può ottenere con un punto definito, questo punto non è infinito nel microcosmo ma definito nel punto stesso oltre il quale non esiste altro spazio. Se questo concetto non fosse vero allora nemmeno il big bang non è mai avvenuto e la stessa materia che conosciamo non aveva bisogno di occupare questo mondo perché nell’infinitamente piccolo ci stava comunque larga.

Non aveva cioè il bisogno di esplodere per espandersi.

Prima di leggere a fondo questa nuova teoria dovete tener presente che le dimensioni sono quattro: Un punto una dimensione, due punti una distanza, tre punti una superficie con tre distanze,  quattro punti quattro dimensioni con sei distanze.  Nel poliedro così ottenuto, si muovono i punti del solido ottenuto che avrà uno spazio da dominare e da occupare. Il poliedro come massa può stare lì fermo per miliardi di anni ma non sarà mai influenzato dal tempo, perché il tempo non è una entità fisica ma  una derivata della materia nello spostamento spaziale.

Il tempo entra in gioco non appena si considera una seconda particella o un secondo poliedro.

Una particella da sola tende ad implodere su se stessa quasi non sopportasse l’idea della solitudine ma in presenza di un’altra particella vuole implodere con essa.

Si ha così l’idea del tempo, – quanto impiegherà la particella ad unirsi?- La distanza quindi è la dominante del tempo, se non ci fosse la materia che si muove, il tempo non avrebbe senso. Con una sola particella quadridimensionale il tempo dunque non ha senso e non ha concetto, ma appena appare una seconda particella ecco che il tempo diventa una necessità e una deduzione ma non  ci sono parametri comparativi ed il tempo non prende forma. Solo un concetto di paragone potrebbe far nasce il concetto di tempo. Immaginiamo allora tre particelle nello spazio, abbiamo dato per scontato che le particelle tendono ad implodere su se stesse e in direzione delle altre particelle. Se una particella si unirà prima della seconda alla terza particella allora la seconda particella può pensare di essere arrivata in ritardo. Colpa del tempo,  della velocità o delle distanze diverse? Credete che variando il tempo si può modificare l’evento? Ho i miei giusti dubbi.

Mentre invece l’unico modo per cambiare l’evento è modificare la velocità di una delle particelle e l’evento può essere cambiato. Agire sullo spazio significherebbe non influenzare il rapporto delle tre particelle  a meno che Heinstein curvasse lo spazio da un’altra parte. Curvare lo spazio significa però posizionare un’altra particella ed inficiare l’esempio considerato.

Da questa analisi si deduce che la velocità è l’unica via da seguire, il tempo è solo un concetto virtuale.

Il tempo è immutabile ma si può ingannare con la velocità, e solo la velocità può dominare lo spazio e il tempo. Ma lo spazio è a sua volta dominato da un’onda tridimensionale cosmica che lo comprime e lo decomprime violentemente la cui frequenza genera i quanti sferici che in seguito saranno occupati dagli elettroni.

Questo avverrà  dopo, come spiegherò con la fusione nucleare, nelle stelle. La forza gravitazionale ha una sequenza matematica logaritmica, aumenta sommandosi e sommandosi si contrae, fino a creare buchi neri, freddi e compatti.

I buchi neri sono  pile energetiche in versione meccanica caricate a molla dalla gravità,  se raggiungono una grandissima massa e una grandissima densità esplodono e ridanno indietro l’energia che hanno accumulato. Il solo caso conosciuto è quello del Big bang del nostro universo. Ma ciò non toglie che le galassie non siano esempi di big bang in versione piccolina.             

BUONA LETTURA.

 

5,584 visualizzazioni totali, 1 visualizzazioni oggi

TEORIA UNIFICATA DELLA FISICA DELL’UNIVERSO

In primo piano

INTRODUZIONE

La luce e le onde radio sono generate da stati fisici diversi, diversa grandezza, diversa frequenza. Le onde radio non hanno quasi niente in comune con la luce,  disegno quanti Continua leggere

5,685 visualizzazioni totali, 1 visualizzazioni oggi

DANZA DELLA PIOGGIA Capitolo 2

Come già anticipato nel primo capitolo Focus quella sera trasmise le avventure di questo gruppo di studiosi decisi a dimostrare come nascono i tornado che fanno danni ingenti in America. Il filmato fece vedere che dalla sabbia rovente del deserto ogni 50-100 metri di distanza si alzavano mischiati a sabbia, vortici che da buchi che formavano via via cerchi sempre più grandi. Li chiamavano Diavoli Del Deserto, spesso si rompevano e svanivano. Ma von un po’ di pazienza fecero assistere ad un fenomeno insolito: il vortice si allargo’ talmente tanto che dovettero scappare. Molti di questi piccoli tornado
Si smorzano se attraversano un gruppo di piante ma almeno qualcuno poi si ingrossa e fa’ danni. Ho raccontato questo esempio perche le soluzioni che partono in evaporazione verso l’alto genererebbero lo stesso fenomeno, solo che non li vediamo essendo formati da aria umida.
Tuttavia le resine delle mie mescole non partivano da buchi ma da qualche sale magari un catalizzatore.
Capirete se questa teoria fosse stata vera i costi per produrre il fenomeno sarebbero scesi del 99% . Nel corso degli anni mi resi conto che determinate sostanze creavano nuvole che poi le correnti disperdevano. Provai con cellulose sali minerali sostanze organiche che di solito erano correttori dei miei formulati. La pazienza mi permise di selezionare saponi, detersivi, oli emulsionanti, livellanti. Misuravo il tasso di umidità, la pressione atmosferica e direzione del vento.
La mia fortuna era che la mia azienda aveva il mare vicino e la montagna alta circa 1.300 metri dei monti aurunci che a nord tagliavano come barriera la direzione del vento.
Quasi sempre le nuvole si formavano a circa 700 metri dal suolo e si spostavano nell’entroterra. Se le soluzioni avevano una quantità di acqua intorno ai trecento litri questi evaporavano nel giro di tre ore e tutto il golfo di Gaeta si copriva di nuvole. Purtroppo la mia fede non era condivisa dai miei operai che sotto sotto magari scherzando mi pigliavano in giro. Per oggi mi fermo qui.

6 visualizzazioni totali, 1 visualizzazioni oggi

DANZA DELLA PIOGGIA capitolo 1

Sono un chimico diplomato nell’anno di studio 1969-70 specializzato in sostanze coloranti applicate ai tessuti naturali, artificiali, e sintetici. Appassionato di biologia e fisica quantistica. La mia cultura la trovate su questo blog.
Le avventure della mia vita e la passione per le bocce mi hanno spinto ad inventare e produrre una mescola speciale per la costruzione di impianti sportivi. Usavo per tali lavori resine Acriliche, Stiroliche, epossidiche, poliuretaniche. Quando facevo lavori in esterno accadeva quasi sempre che, dopo avere steso circa 3-4 quintali di mescole di resina sopra l’area di lavoro si creava una nuvola nera che a poco a poco si ingrandiva fino a piovere. A volte questa pioggia era tanto violenta che rovinava il lavoro fatto.
Vi confesso che questo accadeva spesso, cominciai ad avere dei sospetti sulla influenza dei prodotti chimici usati nelle mescole che evaporando provocassero la condensazione dell’umidità dell’aria e causare la pioggia.
Ciò che mi convinse di questa influenza accadde una sera guardando un cortometraggio su focus.
L’argomento era: come si formano i Tornado in america.

30 visualizzazioni totali, 8 visualizzazioni oggi

LA DANZA DELLA PIOGGIA preambolo

La scienza ufficiale da 90 anni fa esperimenti per far piovere o fermare temporali, uragani e alluvioni. Da 90 anni vanno in lungo e in largo con aerei a seminare ioduro d’argento. Questo sale e’ insolubile ed un veleno per i microrganismi. Significa che una volta depositati sulle colture vi si attaccano.
Non so’ di preciso quanto di questo sale viene sparso nell’aria ma di certo in 90 anni si parla di migliaia e migliaia di tonnellate.
Credo di essere stato stimolato allo studio di questa scienza da fattori e accadimenti curiosi
della mia vita, già da bambino. Sono sempre stato affascinato dalla pioggia e dai fenomeni temporaleschi, nonché dalla stessa mia vita permeata da fatti avvenuti nel corso della mia
crescita ancora bambino.
Già a 7 anni avevo l’abitudine di affacciarmi sul bordo di un Pozzo perché volevo vedere l’anguilla ormai molto grande che era stata buttata per tenere l’acqua pulita. Mio nonno fece costruire quel pozzo perché collegato attraverso una vena coi monti aurunci. Già correva l’acqua in superficie e quando scavarono dovevano tenere la sorgente sotto la pressione di una grande pietra. Ho sempre ricordi vivi inerenti le alluvioni e pioggia. Molte mie poesie sono ricche di questi ricordi. La mia casa natia in paese ha un altro pozzo collegato ai monti aurunci sempre pieno e non ha acque di scolo perche’ il paese è una collina senza promontori adiacenti e tutta cutinosa.
A nove anni stavo cadendo in un pozzo in mezzo al grano, camminavo all’indietro guardingo perché mi cercavano e volevo nascondermi. A 22 anni mentre facevamo il bagno in un rio salvai un amico nell’acqua alta 80 cm perché nel panico non toccava le braccia. La mia paura più grande morire affogato.
Dormii in una cucina a pin terreno a trenta anni proprietario di una radio privata. Facevo di notte sogni relativi ai pozzi.
Quando il patrone abbatté la casa per costruire una villa scoprii che dormivo a mezzo metri sull’orlo di un pozzo chiuso per costruire la casa ma senza riempirlo. E quando ormai imprenditore costruii un opificio pensai bene di costruire un pozzo e disdi al trivellatore di operare in un punto. A 75 metri sfondando una roccia trovai acqua già buona da bere inesauribile perché collegata ai monti aurunci.
Il prossimo articolo vi parlerò di come scoprii il modo per creare le nuvole o farle sparire e portare il sereno.

10 visualizzazioni totali, nessuna visualizzazione di oggi

LA DANZA DELLA PIOGGIA introduzione ad una nuova scienza.

Questo articolo introduce le mie ricerche sulla teoria comprovata, della possibilità di generare nuvole con pochi grammi di sali e prodotti che si usano in larga scala nella vita quotidiana, ma che prodotti o usati in un punto concentrato di aree industriali, generano nubifragi e allagamenti. Vi anticipo che molte volte e’ colpevole la meccanica quantistica, altre volte i cosiddetti orgoni generati da piante assetate di acqua.

8 visualizzazioni totali, 1 visualizzazioni oggi

NEUTRINI FORMA IPOTETICA

Partendo dal tetraedro a 4 facce si può ipotizzare una forma assolutamente primordiale dell’energia. Questo poliedro si può ipotizzare come quattro monopoli oscillanti che si congiungono in una specie di circuito canalizzatore ( descritto in ritorno al futuro) solo che questo invece è tridimensionale con sei oscillazioni costanti e di segno elettrico neutro. Sono capaci di attraversare masse enormi come lo spessore della luna e non incontrare nessuna altra particella salvo che influenzare qualche atomo in una camera a bolle. Ebbene questa particella energetica di può iscrivere esattamente in un cubo che ha la diagonale uguale al lato del neutrino. Il volume del cubo e’ esattamente tre volte il volume del neutrino. Una cosa veramente strana perché il risultato del volume contiene un rapporto esatto senza cifre decimali di avanzo.
Se un triangolo isoscele si può unire in una forma geometrica esagonale
Non si può altrettanto unire, per esempio, venti neutrini per ottenere
Un icosaedro perfetto. I lati non combaciano. Questo ha una importanza
Fondamentale per la nascita della materia intesa come noi la concepiamo. Perché comprimendo la sfera dell’icosaedro i monopoli nelle loro oscillazioni vanno fuori fase dovendo per forza scegliere una probabilità positiva ed una diversa o negativa. Tuttavia ci vuole sempre una forza che li possa schiacciare, a questo provvede la gravità. Più icosaedri si aggregano e piu’ la massa implode incollandosi.

519 visualizzazioni totali, 1 visualizzazioni oggi

GIGANTISMO GIURASSICO estinzione dei dinosauri.

    Il vero motivo del gigantismo che esisteva 250 milioni di anni fa’ era dovuto ad un motivo semplicissimo, la gravità della terra era leggermente inferiore forse, suppongo intorno a 7 metri al secondo. Come sosteneva Petr Colosimo la terra perse una sua seconda luna e la gravità aumento’. Questa teoria spiegherebbe l’esistenza di una flora e fauna particolarmente rigogliosa in altezza.

    Spiegherebbe il ritrovamento degli scheletri degli animali del giurassico e delle costruzioni megalitiche con  giganti umani abbastanza intelligenti da erigere tali costruzioni in base alle loro osservazioni astronomiche. Sicuramente la vegetazione era molto più rigogliosa perché l’acqua con una gravità inferiore  portava umidità dappertutto sulla superficie terrestre, il mare aveva forse un livello di molti metri inferiore.
    In effetti la terra perdendo questa seconda luna perse anche la sua gravità che controbilanciava la massa terrestre e favorì l’aumento della gravità terrestre.
    Il pianeta si trovò cosi’ a far galleggiare sul magma interno un peso di crosta terrestre aumentata di peso
    Si può quindi immaginare un movimento di assestamento di tipo implosivo, con vulcani e montagne che si innalzavano e valli che sprofondavano. Penso che tutto avvenne con la stessa velocità di allontanamento della luna. Possiamo così dedurre che i dinosauri grossi come erano si trovarono con un corpo molto più pesante, con una conformazione ossea incapace fi sostenerlo.
    Per riprodursi si sarebbe dovuto accoppiare, quindi una situazione scomoda e difficile come possiamo osservare con i grandi animali oggi ancora esistenti.
    L’estinzione prese il sopravvento sulla terra mentre i grandi cetacei e soprattutto le balene furono in grado di adattarsi non subendo il disagio della gravità.

     

     

    405 visualizzazioni totali, nessuna visualizzazione di oggi

MATERIA OSCURA

Secondo la mia teoria della presenza del nucleotone, la materia oscura si annida nel centro di ogni atomo, al centro di tutte le stelle e galassie. Poi ci sono i veri e propri buchi neri che sono materia accumulata già dal big bang. Quando le stelle bruciano non fanno altro che consumare materia allo stato puro. La cromosfera con i suoi raggi di calore proiettano luce oltre che all’esterno verso i pianeti ma anche verso il suo centro. La luce impiega almeno tre secondi per arrivare al nocciolo della stella. La stessa gravità spegne la luce ma il suo calore arriva alla materia oscura che libera ulteriore massa che da meno 273 gradi passa magari a meno 200 gradi ed esplode in energia termica che salendo su alla cromosfera porta tanti granellini grandi e piccoli. Quelli più piccoli occupano il centro nucleotonico dei quanti spaziali tipo idrogeno elio o carbonio. Gli atomi più grandi poi diventeranno più complessi, da otto elettroni in poi si creerà l’ottetto. piombo, plutonio avranno 9-10 quanti-matriosca ma tutti con lo stesdo ottetto che spiegherà nella chimica le valenze elettroniche. Tutta qui la vita di una stella. Ma vediamo ora come si ritorna a ripristinare un elettrone nascosto sotto forma di energia oscura dallo spazio.
Quando si mette in moto un gruppo elettrogeno il magnete insieme all’avvolgimento di un conduttore di rame cattura energia dai quanti spaziali la trasforma in materia oscura creando cosi elettroni. Sappiamo farne oggi buon uso di questo corpuscolo. Lo possiamo accelerare e ritrasformarlo ancora in energia luminosa ma per arrivare a questo deve essere accelerato a 300 mila km al secondo. Oppure semplice forza magnetica a bassa velocità.

244 visualizzazioni totali, 1 visualizzazioni oggi

ALIENI O EXTRATERRESTRI ? ci siete?

Io purtroppo sono tra coloro che credono nella loro presenza su questo pianeta. Sono convinto  che sono talmente avanti nella tecnologia che non possono permettersi di influenzare il nostro mondo. Sono convinto e la nostra storia lo insegna che qualsiasi tentativo di migliorare le condizioni economiche di un popolo porta a risultati incerti o quasi sempre negativi per

motivi politici o religiosi. La terra è talmente indietro nell’evoluzione spirituale che qualsiasi innovazione tecnologica porta consegenze devastanti nella  formazione del lavoro e l’occupazione.

La terra deve trovare un sistema automatico negli equilibri di scambi commerciali. La diversificazione delle monete era già un sistema automatico l’Euro purtroppo ha scombussolato le differenze culturali ed economiche di tutta l’Europa.

Ora cosa avverrebbe se in cinque anni  si costruissero macchine volanti con tecnologia Aliena antigravitazionale. Le autostrade, gli aereoporti, I vigili della strada, solo l’indotto dei trasporti sarebbe obsoleto.

Ogni tipo di lavoro relativo alla costruzione delle strade non esisterebbe più.

 

494 visualizzazioni totali, nessuna visualizzazione di oggi

PIOGGIA ARTIFICIALE PARTE PRIMA

Tutte le sostanze chimiche hanno una vibrazione intrinseca, atomica, molecolare, catena molecolare complessa. Ovvero risultante di tutte le frequenze elettroniche. Le sostanze possono essere minerali o organiche ed hanno la caratteristica di trasferire queste frequenze all’acqua purché purificata.
L’acqua purificata è un argomento che avrò modo di spiegare con un altro articolo.
Per adesso spiegherò che è possibile trasferire la frequenza risultante della sostanza in esame e mediante operazioni di dinamizzazione trasferire la frequenza risultante all’acqua.
L’acqua cosi informata sale in alto nell’atmosfera che, se opportunamente carica di ozono ed altri elettroni ionizzati, trasferisce a sua volta la frequenza alle molecole di umidità atmosferica.
A seconda della caratteristica della sostanza in oggetto le molecole umide si disperderanno o si agglomereranno . Tale condizione genererà un campo repellente (non pioggia) o condensante (pioggia). Se invece le frequenze non rientrano nel campo tipico delle nuvole non avverrà niente.

Comunque le sinergie descritte sono determinate da tanti fattori: Pressione atmosferica, tasso di umidità, temperatura e…. una particolare presenza  nell’atmosfera  di  “effluvi” che altri ricercatori chiamano “orgoni” ma comunque sottili aromi che le piante e la stessa erba o fiori emanano per  ” convincere l’Umidità dell’aria a comportarsi  nel modo da loro desiderato.

Sembra che ci sia un sottile legame di “intesa” che fa decidere all’aria di accontentare la flora. Esperimenti da me condotti che a volte si verificano nei tempi e modi previsti, altre volte se non ci sono i cosiddetti ” effluvi” non avviene niente …… ma magari a sorpresa dopo tre o quattro ore.

Eppure la cosa più facile per ora sembra fare sparire le nuvole. Dico questo perché ultimamente non si fa che parlare di siccità.

Credo di aver capito che molte sostanze che vengono prodotte dalle fabbriche e dalle stesse aziende agricole (pesticidi e veleni vari) allontanano i cosiddetti orgoni e la probabilità delle piogge.

 

373 visualizzazioni totali, nessuna visualizzazione di oggi

FUSIONE FREDDA parte 2

Questa seconda parte e’ quella più importante perchè rende fattibile un riscaldamento con un semplice termosifone.

La minima corrente utile sembra essere di 120 Volt ed almeno 2 amper per 220 watt di potenza per ottenere almeno 7-8 gradi su 5 minuti di tempo. E’ già un buon riscaldamento. 100volt di corrente sono comunque pericolosi bisogna usare un bagno maria per isolare la corrente e relativa perdita di rendimento. Dunque bisogna usare una corrente alternata bassa fino 24 Volt. Bingo con otto amper di intensità si arriva a 170 watt di potenza ma aimè la forza elettrica di 24 volt non ce la fà a riscaldare l’acqua che sale appena di 2 gradi ogni 5 minuti.

A questo punto si fa ricorso al catalizzatore la scoperta per eccellenza di tutta questa storia, ormai depositata che rivelerò nella terza parte, passate parola così potrete costruire i vostri prototipi di termosifoni casalinghi. Voglio però una visibilità di almeno 200 visioni e poi scriverò la terza parte.

2,268 visualizzazioni totali, 1 visualizzazioni oggi