La teoria delle stringhe ha cercato di spiegare l’unificazione delle quattro forze della fisica. Non posso accettare ciò che si tenta di spiegare infarinando materia, energia, spazio e tempo in un gioco di curve spaziali per la pura opportunità di ingannare i fisici alla ricerca di di viaggi brevi interstellari. Secondo questa teoria curvando lo spazio si curva anche il tempo, l’orologio universale è unico e assoluto e sopratutto non si mette a disposizione di una navicella spaziale per andare nel passato e nel futuro. Oppure per arrivare in qualche ora su di una stella lontana centinaia di anni luce. Continuo a sostenere che il tempo è una condizione relativa alla velocità della luce ma in effetti non esiste come entità fisica come non esiste la temperatura essendo questa solo un’oscillazione fotonica che sommandosi misura il livello di calore. Il tempo è una variazione della materia nello spazio, quindi il poliedro come unità fondamentale della materia dell’universo appena si sposta del valore della sua stessa grandezza, si può dire che, ha impiegato un certo tempo.
La teoria delle stringhe somiglia molto a qualla delle brame che ritengo solo una derivata delle stringhe, non spiega come potremmo avvicinarci a sirio o ad alpha centauri senza spostare nello spazio le brame o le stringhe e con quale tecnologia. Queste teorie non hanno piedi per camminare ma solo ali per volare e molta fantasia cinematografica, pura logica da cinematografari. Penso che la scienza ufficiale si trova in un vicolo cieco, non produce novità scientifiche applicabili, semmai spiega ciò che aziende elettroniche, aerospaziali e ricercatori esterni hanno già scoperto. Se i soldi spesi dalla sola America per i vari collisori e per mantenere tutti gli osservatori collider-protonici o similari si sarebbe sfamato il mondo intero.
Ho l’impressione che lo studio sulle particelle, faccia parte di uno staus quo a cui tutti i fisici non possono rinunciare, nemmeno la politica, nemmeno le università, sarebbe il crollo della fiducia nella cultura quantistica. In 40-50 anni hanno catalogato migliaia e migliaia di particelle è come smontare un puzzle alla rinfusa, catalogare e dare un nome ad ogni forma che ne esce fuori.
Al contrario difendo molto Guerre stellari ed il regista George Lucas che ha dato una verosimilarità alla saga con l’iperspazio e l’iperluce una spiegazione più coerente con le tecnologie odierne.
Premesso questo ritorno alla particella poliedrica, questa esiste in due stadi principali di compressione 1) Stadio Big bang fino al limite del più grosso buco nero non acceso per decompressione. In questo stadio il poliedro è compresso su tre facce e tre lati e possiede un’energia di dilatazione esplosiva per produrre fotoni o energia fotonica. Sia aggrecando cinque poliedri o venti poliedri rimane sempre un piccolo spazio vuoto. Una misura geometricamente inaccettabile. In un buco nero invece tutto si adatta comprimendosi.
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