FUSIONE FREDDA A BASSA ENERGIA

L’elettrone o  meglio gli elettroni che fanno parte dell’ultimo quanto sono importanti in chimica per la caratteristica di valenza. Ovvero gli ultimi elettroni che chiudono l’ottetto atomico stabilisce il potere di reazione dell’atomo in oggetto. C’è però  l’idrogeno che sembra avere una caratteristica tutta sua: non ha neutroni almeno per l’atomo più diffuso dell’universo e molto stabile. Con un neutrone ancora molto stabile lo si chiama deuterio. Con due neutroni orbitali lo si chiama Trizio poco stabile e poi viene il Prozio instabile. La cosa strana è proprio questa, come fanno un protone e un elettrone a dominare tre neutroni che sono tre volte più pesanti? il prozio è appena un pò più leggero dell’elio. L’Idrogeno dunque è proprietario di una casa nucleonica così ampia che c’è posto per tutti,  insieme all’ossigeno domina il mondo della vita formando acqua e con il carbonio il 93% di tutte le strutture biologiche esistenti. Nell’idrogeno però è anche racchiuso un potere distruttivo enorme con la fusione atomica. Il suo potenziale distruttivo è talmente grande che pochi scienziati di alto livello cognitivo sono disposti a credere ad una parte dolce di questo demone infernale. Mi riferisco agli ultimi esperimenti di fusione fredda e a quella macchina costruita dall’ingegner Rossi che sarebbe capace di cedere energia 5 volte più grande di quella immessa in entrata. Sono quasi tre mesi che non scrivo da questo blog perchè sono stato incuriosito dalla sperimentazione che ormai imperversa su youtube e in tutto il mondo. Così semplice e allo stesso tempo così oscura. Nell’era dell’ analisi facile e veloce ( ai miei tempi ci voleva bravura intuito e perseveranza per cercare la natura di un atomo. Oggi basta scioglierlo metterlo in una macchina e ti dice il nome dell’atomo e la sua concentrazione cioè pochi minuti. In queste celle elettrolitiche dove scintillano energie e plasma c’è una fisica nuova di cui hanno tutti paura e ogni sperimentatore che si rispetti e che lavora per enti o università tende a negare o a gridare alla truffa per attirare investitori. Mi chiedo una cosa è certa: appaiono dal nulla atomi che prima erano assenti o a bassa concentrazione e ne spariscono altri. Solo questo fatto dovrebbe far saltare dalla sedia tutti i premi nobel della chimica e della fisica e farli correre  a sperimentare e chiedere investimenti agli enti preposti. Tutto si ferma, tutto tace ad ogni annuncio di misurazioni sensazionali di energia del nulla. La mia scuola chimica mi suggeriva di andarci cauto con le misurazioni e con i calcoli di energia.

Cominciai così  da un esperimento molto semplice. Tanto per partire. Presi una resistenza da scaldabagno di 1200 Watt e scaldai 4 litri di acqua semplice. Misurai più e più volte il guadagno di calore dell’acqua. 11 gradi ogni cinque minuti. Questo il punto di partenza per un confronto termico.

Passai giorni e giorni a sperimentare vari elettrodi acciaio, nichel, alluminio, rame, zinco, sali vari acidi vari, tutti davano la stessa temperatura di riscaldamento nella bacinella di confronto termico. Il plasma schioccava e la tensione di assorbimento elettrico si abbassava. Sembrava che il plasma generato si formasse dalla forza della corrente voltaica e non dalla intensità degli elettroni. Notai che comunque non si otteneva il riscaldamento del bagno. Il plasma generava pressione che subito fuoriusciva in bollicine di idrogeno. Un futuro scaldabagno, pensai, sarebbe molto complesso e pericoloso con idrogeno e ossigeno da incapsulare per recuperare calore. Cominciai ad abbassare il voltaggio e notai che invece ottenere il plasma cominciai a scaldare il bagno.

Con 200 wat di corrente riscaldavo il bagno di 5 gradi in 5 minuti e con 400 Watt 10 gradi in 5 minuti. Il paragone con la resistenza ora mi dava un guadagno energetico impressionante perchè in teoria potevo fare uno scaldabagno di 400Watt con le stesse prestazioni di quello da 1200Watt. Il Cop delle prestazioni sembra superiore invece no. Il sistema prevede l’eliminazione dell’idrogeno, l’eliminazione delle scorie di trasmutazione degli elettrodi, l’acqua elettrificata e quindi perdita energetica con sistema a bagnomaria, la manutenzione settimanale aggiunta di acqua e cambio degli elettrodi e quindi il rendimento del tutto scende sotto il livello della semplice resistenza standard. però ho la testa dura e l’avventura continua……………….alla prossima puntata.

1,242 visualizzazioni totali, 1 visualizzazioni oggi

Commenti chiusi.