Simmetrie e supersimmetrie

Le teorie sulle simmetrie che ultimamente sembrano affacciarsi nella fisica delle particelle danno ragione alla teoria da me esposta del poliedro a doppio dipolo. Nell’infinitamente piccolo le particelle che iniziano ad assemblarsi proprio per il principio di indeterminazione si associano e si dispongono nello spazio, ma non possono assemblarsi in catenne massive molto lunghe come avviene con le molecole, perchè ho già spiegato che ogni particella tende ad implodere su se stessa e sullo spazio comune alle particelle vicine. In effetti questo principio è il contrario del principio di indeterminazione. Tutti e due i principi sono validi, ma se due particelle interagiscono e non permettono di essere osservate o misurate. Al contrario le particelle che implodono tendono a formare simmetrie nel rispetto di un raggio sferoidale fino a poche centinaia di poliedri fotonici, dopo l’assemblaggio diventa del tutto sferoidale fino alla formazione di protoni, neutroni ed elettroni. Negli acceleratori le alte energie di scontro dei fasci protonici, portano la massa alla sua frantumazione, tutte le particelle che si osservano sono i vari pezzi di massa che provengo dalla rottura delle simmetrie magnetoelettriche e siccome ci sono all’interno delle masse protoniche due forze elettriche positive e negative,  queste si dividono in masse caratterizzate dei cosiddetti quark. Le rotture poi sono sempre caratterizzate da forze caotiche e come tali producono particelle che ai fini di una utilità futura non hanno nassun interesse tecnologico immediato. Non ci si deve fossilizzare sulla catalogazione delle particelle, ogni massa è una struttura che possiamo immaginare cristallina, una pietra arenarica che si frantumerà sempre in sabbia dasertica ovvero fotoni. Si deve invece trovare il modo di accelerare gli ioni che contengono nucleoni leggeri tipo elio, litio, carbonio.  La ricerca del Bosone si può osservare solo al centro dell’atomo qualunque esso sia. Nelle stelle, i bosoni sono legati al nucleo centrale freddo, in effetti sono formati da massa pura assemblata. Piccoli innalzamenti di temperatura fanno staccare ulteriormente, pezzi di massa più grandi che per compressione spaziale vengono incapsulati nel primo quanto spaziale quello che definisco nucleotone.  Penso che la cosa più incredibile che un bosone possa fare è che piccola o grande che la massa sia, appena entra nello spazio nucleotonico lo curva e non permette ad altre masse di entrarvi. Il peso di questa massa dovrebbe essere  quasi uguale alla somma del nucleone più gli elettroni. La sua forza elettrica è terribilmente alternata e cede energia a tutto l’atomo.                        nucleotonico                 liberi ma appena occupano

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