STADI DI COMPRESSIONE della materia

 

TEORIA-DELLA-MASSA-FONDAMENTALE1

Stadio A)   Materia ultracompressa del Bing bang Il poliedro si trova in una figura in cui i quattro angoli arrivano quasi a toccarsi.

Stadio B)   Materia decompressa dopo lo scoppio non accesa. Il poliedro si trova in una posizione in cui i quattro angoli si sono allargati e si oppongono in equilibrio con l’universo e stabilito con questa dimensione, la dimensione primaria della massa. Massa tipica dei buchi neri.

Stadio C)   Aggregazione di massa con gravitazione limite all’auto accenzione. Materia che si trova ormai nel nucleo delle stelle e che si accende come carburante con piccole variazioni della temperatura vicina allo zero assoluto.

Stadio D)    Aggregazione di massa staccatasi dal nucleo della stella. Questa è ormai frantumata e ridotta in piccole particelle e racchiusa nel primo quanto nucleotonico. Forse è proprio questo il Bosone di Higgs.

Stadio E)   Aggregazione di massa cucinata dalla fusione nucleare della stella e legata ormai allo spazio. Questa massa forma i protoni e i neutroni.

Stadio F)   Questa massa ha un’aggregazione particolare è circa 1400 volte più piccola ed è negativa elettricamente. Staziona tutto intorno nei quanti dell’atomo e  forma l’elettrone.

Stadio G)   L’elettrone strofinato o iper eccitato comincia a perdere i pezzi. In parte esplode e trasforma la massa in energia elettromagnetica secondo la teoria di Einstein   E = mc2.

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PARTICELLE ELEMENTARI

La teoria delle stringhe ha cercato di spiegare l’unificazione delle quattro forze della fisica. Non posso accettare ciò che si tenta di spiegare infarinando materia, energia, spazio e tempo in un gioco di curve spaziali per la pura opportunità di ingannare i fisici alla ricerca di di viaggi brevi interstellari. Secondo questa teoria curvando lo spazio si curva anche il tempo, l’orologio universale è unico e assoluto e sopratutto non si mette a disposizione di una navicella spaziale per andare nel passato e nel futuro. Oppure per arrivare in qualche ora su di una stella lontana centinaia di anni luce. Continuo a sostenere che il tempo è una condizione relativa alla velocità della luce ma in effetti non esiste come entità fisica come non esiste la temperatura essendo questa solo un’oscillazione fotonica che sommandosi misura il livello di calore. Il tempo è una variazione della materia nello spazio, quindi il poliedro come unità fondamentale della materia dell’universo appena si sposta del valore della sua stessa grandezza, si può dire che, ha impiegato un certo tempo.

La teoria delle stringhe somiglia molto a qualla delle brame che ritengo solo una derivata delle stringhe, non spiega come potremmo avvicinarci a sirio o ad alpha centauri senza spostare nello spazio le brame o le stringhe e con quale tecnologia. Queste teorie non hanno piedi per camminare ma solo ali per volare e molta fantasia cinematografica, pura logica da cinematografari. Penso che la scienza ufficiale si trova in un vicolo cieco, non produce novità scientifiche applicabili, semmai  spiega ciò che  aziende elettroniche,  aerospaziali e ricercatori esterni hanno già scoperto. Se i soldi spesi dalla sola America per i vari collisori e per mantenere tutti gli osservatori collider-protonici o similari si sarebbe sfamato il mondo intero.

Ho l’impressione che lo studio sulle particelle, faccia parte di uno staus quo a cui tutti i fisici non possono rinunciare, nemmeno la politica, nemmeno le università, sarebbe il crollo della fiducia nella cultura quantistica. In 40-50 anni hanno catalogato migliaia e migliaia di particelle è come smontare un puzzle alla rinfusa,  catalogare e dare un nome ad ogni forma che ne esce fuori.

Al contrario difendo molto Guerre stellari ed il regista George Lucas che ha dato una verosimilarità alla saga con l’iperspazio e l’iperluce una spiegazione più coerente con le tecnologie odierne.

Premesso questo ritorno alla particella poliedrica, questa esiste in due  stadi principali di compressione 1) Stadio Big bang  fino al limite del più grosso buco nero non acceso per decompressione. In questo stadio il poliedro è compresso su tre facce e tre lati e possiede un’energia di dilatazione esplosiva per produrre fotoni o energia fotonica. Sia aggrecando cinque poliedri o venti poliedri rimane sempre un piccolo spazio vuoto. Una misura geometricamente inaccettabile. In un buco nero invece tutto si adatta comprimendosi.

 

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MOTO PERPETUO

 

IL MOTO PERPETUO è stato e sarà sempre il sogno di molti ricercatori di energie. Tale obiettivo è stato utile negli anni addietro a stimolare ricercatori di ogni livello culturale e tecnologico. I campi indagati sono i più svariati, acqua, luce solare, campi magnetici, energie chimiche, geotermiche, eoliche, calamite, onde marine, maree, onde elettromagnetiche, vulcani, gas ecc. ecc.

Ma l’obiettivo principale è quello magnetico e gravitazionale perchè sembrerebbe veramente a costo zero. Si sfrutterebbero cioè la gravitazione terrestre e le forze magnetiche dei magneti sintetici e magari il campo magnetico terrestre.

Prima di addentrarci in argomenti prettamente ingannatori c’è da dire semplicemente una cosa, ogni energia per poter essere sfruttata deve avere un livello potenziale superiore.

UN MAGNETE per ridare la forza di spinta (positivo-positivo o negativo-negativo) deve essere caricato avvicinando con la stessa forza i due poli. Per cui la forza impiegata per avvicinare i poli sarebbe la stessa che il sistema ridarebbe. Poi per quanto riguarda le onde elettromagnetiche radio e televisive si potrebbero sfruttare ma solo per piccoli servizi di localizzazione elettronica. I campi elettromagnetici radio sono di natura oscillante quindi potenzialmente riceventi. Il campo magnetico terrestre invece è statico come i magneti sintetici.

IL CAMPO GRAVITAZIONALE? questo invece merita una certa attenzione e valutazione, da esso dipende l’enorme peso delle montagne, la pressione del mare nelle sue profondità, la pressione atmosferrica la gravitazione lunare e le maree.

 L’immagine di una ruota a moto perpetuo che spesso si vede girare nei siti, con braccetti magnetici che si muovono e che  ingannano  sprovveduti visitatori, fa vendere magneti ed altre robe. E’ uno spettacolo certo interessante e curioso ma ingannevole, perchè le inquadrature sono fatte ad arte per mascherare il trucco. Tuttavia c’è da dire che in teoria la cosa è fattibile, l’obiettivo sarebbe mascherare il campo magnetico o gravitazionale con qualcosa di impenetrabile a queste onde. Solo in questo modo si potrebbe avere una differenza di potenziale e quindi energia. Si potrebbe indebolire un lato magnetico dei magneti statori, in modo da favorire una differenza di potenziale e quindi una spinta continua del magnete rotore. Esiste l’effetto Meissner con superconduttori forse prima o poi questa benedetta gravitazione sarà battuta, ricordate però che col tempo i magneti decadranno. Se un giorno questo sarà possibile ogni casa avrà la sua energia continua. Non cantate vittoria lo stato si inventerà una tassa.

L’energia allora si auto crea? la risposta è no e poi ancora no. Il campo magnetico dello statore e del magnete mobile ha consumato massa e fatto decadere una parte degli atomi del magnete.

Ma allora perchè gli elettroni continuano a girare e non si stancano mai? ha giustamente detto qualcuno! I fisici allora che cosa fanno? si inventano le onde di probabilità! per non dire che l’elettrone si è perso chissà dove.

Secondo la teoria “Stella” l’elettrone è incamiciato nei quanti e vibra con l’universo e in compressione con l’atomo, respinge tutti gli altri elettroni in una specie di equilibrio spaziale. Nel mondo sub atomico gli elettroni, i neutroni e i protoni sono come tante piccole mine vaganti pronte a dare energia fotonica appena si strofinano. E’ questa la vita degli atomi, decadere, decadere e decadere anche se impiegano milioni di anni per perdere un protone. Per concludere per elevare una particella ad un livello potenziale superiore si deve sempre prendere energia da qualche parte. Le esplosioni nucleari per esempio non sono energie di livello superiore ma di livello inferiore cioè decadute e servite per elevare masse e particelle a livelli superiori. Alla fine l’universo ha ceduto energia.

Il moto perpetuo deve attingere energia da qualche parte, attaccarsi a qualcosa che si muove.

 

 

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