MECCANICA E FISICA delle DIMENSIONI

Le grandezze fisiche che fanno parte del nostro mondo terrestre o del nostro sistema solare le possiamo considerare universali. La luce il punto di riferimento. Lo spazio che ci circonda ci avvolge e ci abbraccia facendoci percepire  la presenza della materia.

Le dimensioni vengono descritte partendo da rette che si intersecano. Questo concetto è sbagliato perchè se le rette si fanno passare per un punto allora non saranno solamente tre ma infinite.

Non sta scritto da nessuna parte che ci dobbiamo fermare nel conteggio a tre o a  cento. Vi invito a ragionare con una certa logica.

Facciamo finta che nello spazio non ci sono più universi non esistono stelle non c’è niente che cade sotto i nostri sensi. Immaginiamo che nello spazio nero posizioniamo un punto A  questo punto si può considerare l’origine e tutto intorno l’infinito. Possiamo dire che il nostro punto A è qualcosa che in un certo senso occupa l’infinito. Ora aggiungiamo nello spazio un altro punto B, possiamo dire che tra A e B c’è una certa distanza ma non sappiamo la sua grandezza, tuttavia i due punti hanno dato allo spazio circostante un’orientamento tipo NORD-SUD  senza distinzione di polarità. (non ci sono punti di riferimento polari).  Se abbiamo detto che il punto A  ha influenzato lo spazio ed il punto B  ha addirittura polarizzato lo spazio. Si può dire che potrebbero rappresentare  un principio dimensionale. Cioè A è un punto che dà un inizio allo spazio, B è un punto che genera una distanza, quindi seconda dimensione.

Se aggiungiamo un terzo punto C allora  l’unione dei tre punti spacca lo spazio con una superficie. Se abbiamo capito il concetto allora il quarto punto occupa senz’altro uno spazio e ci dà l’idea dello spazio pieno o materia. Se l’energia è un’oscillazione e non occupa quattro punti spaziali allora non può essere considerata materiale.

Anche se i quattro punti  A  B  C  D  occupano uno spazio,  non abbiamo idea della grandezza occupata, giacchè non si ha ancorta un punto di riferimento nello spazio.   Comunque i quattro punti possiamo considerarli avvicinabili o  allontanabili. Supponendo che le distanze dei punti  sono uguali abbiamo una figura geometrica speciale, un poliedro a quattro facce che rappresenta la prima figura geometrica che occupa uno spazio. Questa piramide triangolare è il simbolo della scuola pitagorica, una curiosità, sommando i primi quattro numeri si ha la somma uguale a dieci. Sembrerebbe che questa piramide sia destinata a definire le quattro dimensioni materiali possibili esistenti.

Sappiamo che questa piramide ha i punti equidistanti ma non sappiamo quanto è grande, potrebbe cioè  essere un metro di lato o un anno luce.

Cosa c’ è allora  nello spazio che stabilisce la distanza dei punti di una qualsiasi particella materiale? Lo spazio dunque non ha limiti ne in alto ne in basso. La fisica ha scoperto che c’è un mondo microscopico fantastico ed il primo limite base di riferimento è l’atomo, un metro di riferimento per tutte le grandezze della fisica. Chi stabilisce che un atomo è grande come l’idrogeno o come il plutonio?  C’è un onda quantica di forma sferica con onde concentriche che contiene nucleoni ed elettroni e che a seconda della quantità di questi si ha l’idrogeno o il plutonio.

Ma la cosa che sospetto per la mia teoria è che la grandezza della sfera dell’idrogeno è uguale a quella del plutonio.

E’ proprio questa onda sferica che stabilisce la grandezza fisica di riferimento. Se potessimo modulare questa onda potremmo ricevere tutti i suoni dell’universo oppure trasmettere all’istante qualsiasi informazione.

Ma tornando alle nostre dimensioni queste sono quattro e basta. E poi se ce ne sono altre quelle si intersecano con lo spazio, col tempo, e con entità superiori che non possiamo definire ovvero misteriose e che rientrano nella sfera della mistica.

 

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