TORNANDO AI VIAGGI SPAZIALI

Dunque lo spazio col suo limite, ci preclude da qualsiasi possibilità di viaggiare in tempo utile per visitare altre stelle.   Qualsiasi possibilità di viaggiare e visitare altri mondi  ci è preclusa, siamo isolati, siamo prigionieri della nostra amata Terra e quando saremo tanti a dividerci questo pianeta faremo fatica a sopravvivere. E’ questo il nostro futuro?  Certamente no.   Il principio antropico sarebbe dunque fallimentare?

Con questo non dico che Einstein sbagliava,  sbagliano i ricercatori che piuttosto che indagare ancora,  si fanno prendere dalle manie dello spazio-tempo e dai  viaggi nel tempo. Anche se questo fosse possibile  sarebbe solo una esperienza virtuale molto allettante e  turisticamente bella. La realtà ci deve tenere  i piedi ben incollati sulla materia perché è l’unica cosa che ci dà leggi fisiche accettabili. Credo addirittura che potremo vivere in  futuro molti anni in più della vita media di oggi,  rallentando molto la vecchiaia. Forse ancora, la vita potrà essere rigenerata trasferendo con la clonazione la memoria di  un  morente in un bambino appena nato. La cosiddetta resurrezione dei morti ?  Ecco perché credo nella fisica classica e nell’etere. Perché scoprire la sua natura può darci l’opportunità di aggirare l’ostacolo del tempo e scoprire che esiste una via più breve per le stelle. L’etere  può frenare luce e onde radio limitando la velocità di queste. Il problema é come faremo a viaggiare con velocità superluce senza preoccuparci di incontrare asteroidi e detriti stellari.

Ci deve pur essere una macchina che magari utilizzi un’onda cosmica velocissima.

Questa onda potrebbe essere la stessa onda universale che genera i quanti, un’onda gravitazionale che avverte prima dell’impatto la presenza di asteroidi sulla stessa rotta. Una  risposta positiva sarebbe affascinante. Mi convinco sempre più, che, deve esistere un  modo per ingannare spazio e tempo con velocità della luce magari 10-100 volte superiore, se una macchina del genere venisse costruita ci  potremmo sintonizzare e  ascoltare altre intelligenze dallo spazio e con un raggio derivato scrutare a fondo tutto l’universo.  Forse è questa la direzione delle ricerche fisiche future, non ha senso comunicare soltanto a 300.000 km al secondo. Allora le stelle sarebbero molto più vicine.

Prendendo  per buona la teoria secondo la quale  le onde quantiche sono presenti in tutto l’universo e rappresentando l’etere di Newton, la possibilità di viaggiare al di sopra della velocità della luce potrebbe essere comunque possibile. La massa secondo la teoria di Heinstein avvicinandosi alla velocità della luce tende a contrarsi per soddisfare famosa formula di Einstein, e impattarsi alla velocità di 300.000 km al secondo.

Le formule matematiche in genere sono l’espressione sempre di forze lineari perciò quella formula può valere per una particella più piccola dei quanti atomici ma non per la materia assemblata dalle stelle e degli stessi atomi.

2,298 visualizzazioni totali, 1 visualizzazioni oggi

Lascia un Commento